Lettera a Claudio, donatore di Vita

Successe tutto una mattina di ottobre,  quando la storia del piccolo Alex non era ancora diventata di dominio pubblico.
Avevo in programma un incontro di formazione e, per niente interessata all’argomento, pensavo già che sarebbe stata una giornata persa…
Lungo il tragitto che mi portava al corso, attraversando piazza Leonardo da Vinci, noto però qualcosa che attira la mia attenzione: un gazebo con i volontari ADMO.

Mi avvicino, faccio qualche domanda e proseguo per la mia strada pensando: devo fare qualcosa!

Entrata in Istituto, la prima persona che incontro è Claudio e, prima ancora dei saluti, d’istinto gli chiedo: “Ma tu… ma quanti anni hai?”
Risponde: “34 anni, perché?” Ribatto: “Sei perfetto! Oggi ti invito a pranzo”.
Intorno a noi osservo i presenti piuttosto stupiti. Nel frattempo sopraggiunge Fabrizio e tutti, in coro, mi dicono: “lui di anni ne ha 32”. Rivolgendomi a Fabrizio aggiungo: “sei perfetto anche tu! Oggi pranziamo insieme e poi facciamo una passeggiata in piazza Leonardo da Vinci”.
La mattinata scorre, arriva l’ora di pausa e mi ritrovo con Claudio e Fabrizio. Da quello che Claudio mi dice capisco che ha intuito qualcosa. A tavola spiego loro quanto sia difficile trovare un donatore compatibile.

Racconto la nostra storia e la disperazione vissuta per l’assenza di un donatore. Capiscono, e decidono per l’iscrizione al Registro dei donatori di midollo osseo IBMDR.

Claudio, già donatore di sangue, fortemente convinto, Fabrizio un po’ meno vista la sua dichiarata paura per gli aghi….
Passa del tempo e a dicembre entrambi mi informano del loro inserimento “ufficiale” nel Registro. Ma la gioia dei quel momento è nulla in confronto a quando, a pochi mesi dall’iscrizione, Claudio mi comunica di essere stato contattato dall’ospedale per la donazione di midollo. Sono passati vari mesi da quel giorno e dopo una serie di colloqui ed esami specifici oggi, finalmente, Claudio ha potuto donare il suo midollo ad un ragazzino di 14 anni compatibile al 100%.

Sono stati mesi di ansie e timori con il pensiero sempre rivolto al piccolo guerriero ed ai suoi genitori; è stato quasi come vivere una gestazione dove però a dare VITA è stato un uomo, un grande uomo, è stato CLAUDIO. Sei un grande Claudio, da genitore ti sarò sempre riconoscente per questo grande atto di amore e ti ringrazio per avermi permesso di accompagnarti in questa meravigliosa esperienza di DONO.

Lucia