Sara, gioia infinita!

Ciao a tutti, la mia avventura con ADMO è iniziata circa 10 anni fa, quando ho deciso di tipizzarmi… perché…

ho sempre creduto fortemente che essere utile per qualcuno è il gesto più bello che si possa fare.

Per molti anni niente… poi è successo che a xxxxxx dello scorso anno ho ricevuto LA telefonata: “Buongiorno… il suo midollo è risultato compatibile con una persona che ne avrebbe bisogno… è ancora disponibile a donare?” Questa chiamata è arrivata in un periodo davvero difficile della mia vita, avevo scoperto solo da due settimane che la mia piccola Lia è affetta da una malattia genetica molto rara per la quale non esiste cura… mi era crollato il mondo sotto i piedi… e subito dopo ricevo questa chiamata di aiuto… il mio pensiero è stato… “certo che la vita è strana…ti da la possibilità di salvare una vita, ma non puoi scegliere tu a chi salvarla” e questa cosa mi ha determinata ancora di più, perché se ci fosse stato qualcuno nel mondo che avesse la possibilità salvare la mia piccola, spererei con tutta me stessa che non si tirasse indietro….

..il cuore mi è andato a mille e mi è uscito solo un… “ASSOLUTAMENTE SI!”. 

E così è iniziato l’iter delle visite ed esami, sono passati diversi mesi fino a quando finalmente mi comunicarono la data della donazione.
La mia donazione ha richiesto 2 giorni di ospedalizzazione perché la donazione è avvenuta con la modalità “antica”, cioè con il prelievo delle cellule staminali emopoietiche dalle creste iliache posteriori.

La cosa più entusiasmante che ricordo è che per ogni medico o infermiere che incontravi ti parlavano con occhi di ammirazione, per loro ero preziosissima, e si sono resi disponibili in tutto.

Invece le emozioni più grandi sono arrivate durante il ricovero, ho trascorso 2 giorni in stanza con una signora oncologica… Maria, abbiamo chiacchierato tanto, mi ha raccontato la sua storia ed io la mia,

abbiamo riso e pianto insieme, mi ha dato una forza che non potete immaginare.

Un’esperienza indimenticabile…

L’intervento in se non è stato doloroso, e nemmeno il recupero poi…. non mi sono sentita stanca per nulla, avevo solo un po’ di dolore alla schiena come se avessi preso una botta. Ma è passato in pochi giorni!

Il giorno dopo l’intervento sono stata dimessa e sono tornata subito alla mia vita di sempre… anzi sono uscita la sera stessa a festeggiare con gli amici!

Sapete.. penso spesso al mio gemello/a di midollo e mi chiedo come sta… e spero davvero che anche per lui/lei la vita sia ripartita con una marcia in più.

Non smetterò mai di dire a chiunque di donare… se potete… DONATE!!

Non costa nulla, darete un valore in più alla vostra esistenza, è il più bel regalo che potete fare a voi stessi ed a chi sta sperando di tornare alla VITA!!

Sara B.

i segni “fisici” della donazione da creste iliache

 

Leggi QUI le storie di chi come Sara ha deciso di fare la differenza e salvare UNA VITA!