Amor Vincit Omnia (Valentina docet)

Ricordo bene quel giorno… era Giugno e mi arrivò una telefonata… Era il Registro…
Mi chiesero se ero ancora disponibile per la donazione…

Avevo una Gemella genetica che gridava Aiuto!

Mi misi subito a disposizione, ma dopo le ulteriori analisi, il silenzio totale e assordante!
Passarono 6 lunghissimi mesi, avevo perso le speranze ormai.
Avevo un peso sul cuore. Il telefono non squillava, ma io sentivo che il filo rosso ancora c’era.
Percepivo dentro di me, che la mia gemella continuava a cercarmi ed io a cercare lei.
Finalmente a dicembre arrivò quella tanto attesa chiamata. Ero a lavoro.

Mi chiesero: “Accetta? E’ pronta?”. Scoppiai in lacrime, l’emozione era così forte, incontenibile.

Ero pronta, prontissima!! Convinta di potere e di volere con tutto il mio cuore, dare a LEI  una piccola parte di me.
Iniziai lo step finale. Ma il destino, quello cattivo ci mise i bastoni fra le ruote.
Risultai positiva al Covid. Ero completamente asintomatica. Un fulmine a ciel sereno. Ancora una volta, scoraggiata, pensai che era finita, proprio ad un pelo dal traguardo. Ed invece no.
Il maledetto virus scomparve in un battibaleno.
Dopo neanche un mese ero nuova e sana come un pesce, ma soprattutto pronta a portare avanti la mia missione. Si si, proprio una missione.

Avevo l’obiettivo davanti a me, fisso. Senza nessun motivo…
Mi recai in ospedale, tranquilla e convinta di poter donare in Aferesi le cellule staminali ed invece no!!
Un altro ostacolo da superare. Le mie vene non mi consentivano questa procedura. Sottili profonde e che si rompevano!! Ed allora? Che facciamo? Molliamo?
Assolutamente no!! La mia mente viaggiava dritta come un treno.
Semplice, dono il midollo, pensai.
Di cosa avrò paura? Dell’anestesia?? Ma dai!! Di un pò di dolore?? Ma neanche!!
Guardai negli occhi, splendidamente azzurri, il mio medico e gli dissi: –

“Cosa sarà un piccolo intervento, a fronte di una vita che ho l’onore di salvare? Procediamo!”

Ed avevo ragione…
Le emozioni che mi ha donato questa esperienza, sono state indescrivibili.
Mi sento un’eletta, una prescelta.
E poi, io, figlia unica, da un mese a questa parte, ho una gemella.

Grazie a te che hai ricevuto, ho potuto accertare quanta forza ha l’Amore. Vince su tutto, sempre.

Grazie di esistere, la tua “gemella”, Valentina.

 Valentina non è la sola a raccontare la sua storia, leggi QUI i racconti di chi ha donato o ricevuto!