Sono nato dopo mio figlio!

“Io padre, tu mio figlio – Diventerò più grande insieme a te”

Ho 38 anni quando mi scoprono un bozzo sulla testa.

Non è una cisti, la massa si è mangiata l’osso della teca.

Il neurochirurgo pensava a un cancro che avesse infiltrato il cervello, invece dopo che ha “aperto” si è accorto che non era così. La massa era la manifestazione del Mieloma, un cancro del sangue di cui si sapeva poco. Eravamo nel 2004 e le cure non erano efficaci come oggi, l’unica possibilità di farcela sarebbe stato il trapianto da donatore, nel mio caso non consanguineo poiché nessuno dei miei fratelli era compatibile.
La diagnosi mi è arrivata un anno dopo che mi ero sposato, nel momento in cui io e mia moglie volevamo avere un bimbo.
I medici ci dissero chiaramente che avrei dovuto affrontare molta chemio e che quindi sarei stato infertile.

Il mieloma è una brutta bestia e lo abbiamo capito subito.

Così ci lasciano una settimana, prima di iniziare le terapie, per provarci con il metodo naturale e per congelare il seme. Ci proviamo e succede, la conferma arrivò dal test di gravidanza. Il problema era che non si sapeva se il nascituro sarebbe riuscito a conoscere il suo papà. La mortalità per quel cancro aveva numeri da brividi.
Partono i trattamenti, a me viene dato il farmaco che ha rivoluzionato la storia di questo tumore, il velcade. Così si procede; remissione, raccolta delle mie cellule, primo autologo. Nascita di mio figlio, secondo autologo. Intanto trovano il donatore: una donna americana. Nel 2006 Iniziano le procedure  per l’allogenico. Lo faccio, è pericoloso, tossico, ma risolutivo. Ero giovane e gli organi erano a posto.

In pratica sono nato dopo mio figlio,

perché è stato il trapianto da donatore a permettermi di allontanare la malattia, di farmi andare in remissione e di godermi il dopo. E’ facile capire, per uno amante di Milano come me, perché la Mangiagalli (dove sono nato io la prima volta e dove è nato Lorenzo) insieme all’Istituto dei tumori (dove con l’allogenico sono nato una seconda volta e dopo mio figlio), siano i miei luoghi di Milano preferiti. Sono passati molti anni, noi stiamo bene, le strategie di cura per il Mieloma si sono evolute. E’ tutto cambiato.

Ma se sono qui è perché la mia donatrice e i miei ematologi mi hanno salvato la vita.

Ho un blog http://utmotribute.blogspot.com in cui racconto la mia esperienza.

Ho partecipato, per conto di AIL, a diverse iniziative
Sono stato intervistato e qui ci sono due video in cui racconto la mia storia.
Infine a ottobre uscirà il mio libro “Sono nato dopo mio figlio” per Laurana editore in cui racconto tutto.

Mi raccomando.. nelle migliori librerie!

Marco